Per non distrarre troppo il pubblico dalla presa in esame dei miei progetti, a differenza di qualche tempo fa, riporto di seguito solo i momenti salienti delle stagioni dello Spezia: 2015/2016 e 2014/2015. E, sebbene questa pagina sia un po' l'angolo della frivolezza (tanto per usare un eufemismo), se avrete voglia di leggerla sino all'ultima riga vedrete che, anch'essa, cela un suo scopo nobile e finale.

O voi ch'avete li 'ntelletti sani
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani.

- D a n t e -


-   STAGIONE 2015/2016   -  


Al pari della stagione precedente lo Spezia ha conseguito, nuovamente, diversi risultati storici mai raggiunti prima (o che non raggiungeva da oltre cinquant'anni) tra questi:

- i quarti di finale di Coppa Italia;

- la semifinale dei play-off per accedere alla serie A;

- la striscia di risultati positivi più lunga; ...


(e questo pur avendo speso, come monte ingaggi per la prima squadra, meno della metà rispetto a due stagioni prima; per cui un risultato eccellente ed encomiabile. Per contro, gli impieghi complessivi, come dichiarato dalla Società, sono rimasti a livelli piuttosto simili investendo molto sui settori giovanili, etc.).


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Da parte mia, la partita che ricordo con maggior piacere, è quella che è stata, anche, la mia prima ed unica trasferta a seguire lo Spezia in una competizione ufficiale.



Sullo sfondo si vede Calaiò che viene a festeggiare sotto la curva il gol che ha siglato a due minuti della fine, che fortunatamente quindi, ci ha regalato la vittoria sul temibile Livorno che, all'epoca, era prima in classifica con quasi il doppio dei nostri punti.

Per me e mio figlio maggiore è stata anche la prima volta in curva. Fantastico !! (e, anche, impegnativo: alza le mani, batti le mani, salta, urla per due ore è come una seduta in palestra, ma più divertente).

La trasferta in sé tranquillissima; fortunatamente eravamo il primo autobus di tutta la colonna, dopo 150 mt l'ingresso dello stadio e in un minuto e mezzo eravamo già dentro.

Più movimentato chi ha scelto il treno dove: 1) qualche "ragazzata" (tra cui il tiro del freno a mano), ma, sopra tutto, 2) gli scontri di agosto con tanto di eco internazionale e 3) il fatto che i nostri tifosi avevano, già, sfiorato l'anno prima il divieto di trasferta a Lanciano ne hanno impedito la presenza in quella sede, consentendone, però, la presenza, ben più importante, in quella successiva anch'essa a forte rischio, visti i numerosi daspo dell'anno prima.


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Con riferimento alla prima parte della stagione, mi pare doveroso riportare due memorie fotografiche dei due turni di Coppa Italia che abbiamo giocato in casa che ci hanno, poi, portato a disputare i quarti di finale, una volta battuta la Roma.




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In merito alla vittoria contro la Roma, ma più che altro sulla sottovalutazione in generale, è utile evidenziare che:



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Con riferimento, ancora, e per il momento al solo girone d'andata della stagione 2015-2016, tra le altre vittorie cui ho assistito (dal Perugia, al Latina) mi piace ricordare (con due foto che seguiranno) specialmente quelle contro:

- Ternana

e

- Vicenza.

In quanto sono due partite cui la stagione precedente non potei assistere e che mi portarono ad ideare, a distanza di tempo, un indicatore goliardico come: il Fortunometro, in grado di misurare, dati alla mano, se una squadra ottiene più punti o meno con la presenza o assenza di un dato spettatore. Un indicatore maturato leggendo il ruolino di marcia dello Spezia calcio in 6 mesi riportato su una rivista che, nel mio caso, registrò un ottimo 2,3 punti di media a partita (essendo assente, proprio, alla sconfitta contro la Ternana e al pareggio contro il Vicenza) contro i 2 punti di media della squadra.

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Spezia - Ternana 1 a 0 (del 11 ottobre 2015) Una grande vittoria contro una squadra che indicavano come la nostra bestia nera.

In occasione della precedente partita (la stagione precedente quindi, in cui perdemmo), ero, invece, assente (come si vede sotto) in quanto impegnato a seguire un evento imperdibile per un papà (una partita di mio figlio più piccolo):

11 aprile 2015

(quando il campo era ancora
grande quanto un francobollo)


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Spezia - Vicenza 1 a 0. A tenermi lontano da quella della scorsa stagione (che finì, invece, solo con un pareggio) fu un'influenza fuori stagione; un fatto assolutamente inconsueto per me.

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Passando, ora, alla seconda parte della stagione 2015-2016:

Una partita che vale la pena ricordare è: Spezia - Salernitana del 01 Febbraio 2016 , finita 3 a 1 per noi. Tre le ragioni:

In primo luogo perché, sino a quel momento, fu quella in cui giocarono meglio. In secondo luogo, perchè esordì uno spezzino, di venti anni, Luca Vignali, che siglò un gol. Infine, perchè un altro giovane, Canadija, che pochi giorni prima era passato dal mio ufficio e potei stringergli la mano dando un incoraggiamento a lui e alla squadra, risultò, combinazione, stando al sito cittadellaspezia.com, il migliore in campo in assoluto con un bel 7,5 (la prima volta che risultò il più bravo da solo, senza ex aequo). Ne potremmo ricavare, goliardicamente, un nuovo indicatore di successo, quale il: "Manometro".

Di seguito un autoscatto
dopo il primo gol dello Spezia
siglato da Luca Vignali


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14 febbraio 2016 - Impossibile non ricordare, anche, il 3 a 0 al Livorno (stesso risultato della stagione precedente).

Al 90' i tifosi dello Spezia cantavano beffardamente: "Dai Livorno non mollare !! Dai Livorno non mollare !!".

Di seguito: un autoscatto
con la coreografia della
curva e uno dopo il primo
dei nostri tre goals.




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09 maggio 2016 - Mi sembra giusto ricordare, infine, l'ultima vittoria al Picco della stagione 2015 - 2016 e, al contempo, l'ultimo gol siglato in casa, come si vedrà, contro il Brescia (curiosamente, anche la prima vittoria e il primo gol della stagione furono contro il Brescia, in tal caso in Coppa Italia).

Di seguito: un autoscatto
con la coreografia della
curva di quel giorno e
uno dopo il secondo
dei nostri goals.






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Di seguito, prima di passare
ai ricordi della stagione
2014/2015, un possibile spunto
grafico per un'eventuale prossima
campagna abbonamenti
dello Spezia Calcio



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Stagione 2014/2015



La stagione 2014/2015 è la prima che ho seguito allo Stadio dello Spezia Calcio che, combinazione, a fine campionato, conseguì diversi risultati storici. E così, in misura maggiore, due suoi giocatori, Catellani e Sadiq, con cui vanto una foto scattata dopo la prima partita stagionale che vidi con tutta la famiglia a Moena il 24 luglio 2014 ed in cui vinse per 5 a 2.



Poichè questi due giocatori hanno disputato, entrambi e come vedremo, una stagione definita magica (vedi ad esempio la Nazione del 16 giugno 2015), già, in precedenza, data l'effettiva straordinarietà della stessa, soprannominai goliardicamente tale foto "Cat Sala Diq", prendendo a prestito la nota formula "Sim Sala Bin" che ha fatto la fortuna del noto prestidigitatore n° 1 al mondo.

Due i traguardi storici raggiunti in questa stagione 2014 - 2015 dallo Spezia Calcio (la prima annata, come anticipato, che ho seguito allo stadio):

- il più alto numero di punti conseguiti in serie B dal dopoguerra ad oggi;

- il capocannoniere della Serie B, Andrea Catellani (con cui sono stato ritratto ad inizio stagione). Un onore di cui lo Spezia non godeva da ben 73 anni.

Riguardo al bomber Catellani, fermarsi a dire che in questa stagione ha segnato più gol che in tutte le altre stagioni di tutta la sua carriera è assolutamente riduttivo dato che ha più che raddoppiato il suo precedente record personale di reti. Nel passato segnò, difatti, al massimo 9 reti, mentre in questa stagione ne ha segnati 19.

Una sorta di (più che meritato) miracolo per una persona che, al di là del calciatore, è considerata, da tutti un'ottima persona.

Tra i suoi successi stagionali, anche, l'onore e la fortuna di essere stato colui che ha segnato (per giunta davanti al proprio pubblico; e anch'io ero presente) il 1000° gol dello Spezia in serie B.

Per le due ragioni citate è entrato, per sempre, nella storia dello Spezia Calcio (questa stagione ha, anche, conseguito altri 7 prestigiosi riconoscimenti, di cui quattro di livello nazionale, che non cito per sintesi). Una bella differenza rispetto alla stagione precedente 2013-2014 (in cui non seguivo) in cui per sua stessa dichiarazione ebbe un'annata non brillante e segnò solo un gol.



Poichè a fine partita a Moena furono scattate prevalentemente foto di gruppo, come quella sopra, credo di essere l'unico cittadino spezzino
(compresi i poco più che cinquanta tifosi presenti lì) a poter vantare una foto in mezzo a Catellani e Sadiq in quel giorno speciale.

Come curiosità, anche, tutti gli altri giocatori presenti nella foto di gruppo e rimasti nello Spezia in quella stagione (Migliore, Juande e Nura) hanno poi disputato un campionato eccezionale con media certificata dal quotidiano La Nazione del 7 o superiore.


Riguardo, ancora, a Sadiq, va specificato che, al termine delle giornate ordinarie della stagione, risultò anch'esso capocannoniere di tutto il Campionato Primavera, con ben sei gol di vantaggio rispetto al secondo. Un altro fenomeno, insomma, che è sbocciato, sopra tutto, in quella stagione.

La stessa formazione Primavera, grazie anche ai preziosi gol di Saqiq, anch'essa raggiunse, al pari della prima squadra, un traguardo storico. In tal caso, l'accesso alle Final Eight (le migliori otto formazioni del paese), mai raggiunto in precedenza, che il mister definì un risultato oltre le più rosee aspettative.

E così le Giovanili dello Spezia raggiunsero un risultato storico mai raggiunto in passato.

Davvero una stagione straordinaria per tutto lo Spezia !! Combinazione scegliemmo la migliore dal dopoguerra ad oggi per iniziare a seguirne le vicende.


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Sempre per combinazione, pur avendo seguito allo stadio Picco la maggior parte delle partite della stagione 2014-2015, l'ho visto perdere solo contro l'Avellino. Mentre ero assente, come ho già documentato, con la Ternana, ma anche con il Carpi.

In merito alla partita contro l'Avellino, in particolare, trovo sia stato comunque bello esserci. Tu chiamale se vuoi Emozioni ... (cantava Battisti).

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A seguire, ora, i resoconti delle partite della stagione in esame (2014-2015), destinate a rimanere per sempre nella storia della Società, quelle che, dopo trent'anni, faranno ancora dire: "Io c'ero" e mi riferisco, in particolare, alle ultime due delle quattro di cui vi narrerò.

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3 a 0   (Sonata in tre atti al Livorno)

(dirige: l’allenatore dello Spezia
Calcio: Bjelica. Cantano: Giannetti;
Catellani; Situm. Orchestra: Spezia
Calcio; Supervisione Presidente Volpi)

“ … Come può uno scoglio arginare il mare … “

Eh sì Signori !!! un mare di gioco e un mare di tifo con tanto di Ola.

Ennesima partita trionfale e storica dello Spezia
(la terza consecutiva in casa), quella giocata, venerdì 13 marzo 2015, contro il temibile Livorno. Partita che ho visto allo Stadio Picco con mio figlio maggiore e che, al di là delle emozioni e del risultato, è stata probabilmente la migliore partita giocata dallo Spezia in questa stagione.

Apre le danze, nel secondo tempo, la marcatura di Giannetti (il Paolo Rossi 2.0); raddoppio del bomber Catellani e terzo gol del magico Situm.

Tutti i tre gol li hanno segnati nell'area sopra alla quale ci trovavamo noi, per cui triplo spettacolo.

p.s. Il Presidente del Livorno, stando alle cronache un simpatico scaramantico, avrà forse attribuito la sconfitta al fatto che la partita si è disputata venerdì tredici, eppure, ho controllato il calendario, anche, per lo Spezia era venerdì tredici, che sia, forse, uno di quelli rimasto indietro con il ripasso di Storia che insegna che, già, nel 1600 la superstizione era considerata fatto immaginario ? E, poi, anche la stagione successiva, come avete visto, vincemmo lo stesso per 3 a 0 e non era affatto venerdì tredici.

(n.b. "Eh Sì Signori !!" è la frase cult dello speaker aquilotto FDV che usa quando i nostri giocatori segnano)

Segue una mia immagine dal campo
di gioco dopo il nostro primo gol
(i giocatori dello Spezia si vedono
sul fondo dell'inquadratura, sotto
la gradinata, intenti a festeggiare)


Segue un'immagine della
bella coreografia
presente in Curva.


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Un super ringraziamento agli Aquilotti per la strepitosa partita contro il Pro Vercelli del 03 marzo 2015, finita 5 a 2 per noi, che ho visto allo stadio con mio figlio maggiore, e che un giornalista de La Nazione, in suo articolo, ha giustamente sintetizzato così:

“Roba da stropicciarsi gli occhi”.

Difatti, sotto di due gol (sebbene stessimo sviluppando un gioco migliore), dopo aver subito il secondo gol, lo Spezia ha reagito prepotentemente e due minuti dopo, negli ultimi cinque minuti del primo tempo, ha dapprima dimezzato lo svantaggio con Datkovic, poi pareggiato con Situm e addirittura sfiorato il vantaggio.

Vantaggio che è arrivato nella prima parte del secondo tempo grazie ad una magistrale punizione di Brezovec (il fallo che l'ha causata è costato, anche, l'espulsione di un avversario). Alla fine è stato un assedio, da 3 a 2 siamo arrivati a vincere 5 a 2, con gli avversari che hanno concluso la partita in nove, arroccati in difesa e il pubblico che, goliardicamente, incitava anche il nostro portiere a segnare.

Segue un mio autoscatto
dal campo di gioco subito
dopo il nostro quinto gol


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Un mega ringraziamento agli Aquilotti anche per l’epica partita contro il Modena del 21 febbraio 2015 che ho visto sempre con mio figlio maggiore e che, sino al momento in cui sto scrivendo, è stata senza dubbio la più entusiasmante di tutta la stagione (probabilmente di tutta la serie B).

Finita 3 a 2 per noi, nonostante gli avversari (insieme alla capolista) vantassero la miglior difesa del campionato; con nostro pareggio al 87esimo, vantaggio nostro al 90esimo e rigore parato dal nostro portiere Chichizola al 95esimo.

Davvero !! non si poteva chiedere di più.

(per risalire ad una partita in parte simile bisogna andare indietro di oltre 15 anni, come ha fatto notare il Secolo XIX)

Di seguito, una curiosità, giusto per citare un aneddoto, una mia battuta e una situazione che tutti sperimentano, ma in molti casi non sanno dargli un nome:

La premessa è che il calciatore avversario che si è visto parare il rigore si chiama Ferrari e che uscendo dallo stadio ho incontrato e salutato proprio il bravo e illustre scrittore spezzino Marco Ferrari. In merito, subito dopo pochi passi, secondo il più classico esprit de l'escalier (modo di dire che usano i francesi per indicare quelle battute, o frasi, che ti vengono in mente subito dopo, mentre scendi le scale), mi è venuta in mente un'appropriata battuta, vista la circostanza, a richiamare anche la loro omonimia con le note autovetture, che era:

"Non Tutte le Ferrari ruggiscono".

(per onor del vero, il calciatore Ferrari è noto, al contrario, per essere solitamente infallibile dal dischetto, ma tutti possono sbagliare)


Seguono due autoscatti dell'evento (non proprio ben riusciti, tanta era l'emozione):

Il primo al 90 esimo dopo lo strepitoso 3 a 2 di Da Silva, detto “Nenè”, ancora impegnato sul fondo della metacampo avversaria in alto a sinistra a festeggiare con alcuni compagni.





Il secondo, a fine partita, subito dopo che il nostro portiere Chichizola ha parato il rigore al 95 esimo e sono tutti lì a festeggiarlo.




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Un'altra partita storica (non solo della stagione 2014/2015), cui ho assistito, è quella contro il Virtus Lanciano in cui il grande Catellani, con una sua doppietta, ha siglato il 1000° gol dello Spezia in serie B.


Segue un autoscatto a fine partita




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Alcune curiosità: In merito, specialmente, alla foto che ho soprannominato goliardicamente: "Cat Sala Diq" l'osservazione più frequente è:

"Belin !! (tipico intercalare spezzino)
  Gli hai portato Fortuna !!".

che riassume efficacemente un altro indicatore che ho coniato, ossia il "Fotogollometro" (peraltro, è vero che in forza di quella foto ho tifato principalmente per questi due calciatori, rivelatesi poi a fine stagione i due capocannonieri).

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Curioso, anche, che:

- l'unica foto che mia moglie mi ha scattato con un calciatore ad inizio stagione 2015/2016, ha avuto per protagonista Ilicic, che, in analogia con il caso Catellani, la stagione precedente alla foto non aveva brillato; mentre, in quella successiva è andato alla grande. Come si evinceva, già, dal titolo de La Nazione del 11 nov 2015: "La rinascita di un eroe timido. Da sopportato in casa a protagonista assoluto" e come ha confermato sino a fine stagione.

Sempre in analogia con il Caso Catellani e Sadiq della precedente stagione, anche stavolta, per combinazione, sebbene mancassero ancora alcune giornate alla fine del campionato, Ilicic ha finito con il superare abbondantemente i suoi precedenti record di reti.

Ancora una volta, quindi, un "Fotogollometro" straordinario.

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Ecco perché un mio amico, scherzando (ma a questo punto non troppo, aggiunge), mi dice che il prossimo anno i calciatori faranno a botte per fare una foto con me (perchè qui carta canta mi dice, facendomi ridere, ma non troppo, perchè quello che sta sbattendo sul tavolo, c.... è il mio cellulare !!, mica una foto di carta).

Di seguito, la foto, di cui ho detto,
dell'estate 2015, tratta direttamente da una schermata dei social:


Per i più curiosi, nell'estate 2016 non mi sono imbattuto con nessun ritiro di nessuna squadra, per cui, nessun'altra foto.

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Prima di continuare con una sorpresa, vi riassumo brevemente la III° stagione dello Spezia che ho seguito allo stadio (la 2016-2017): la prima osservazione è che sin dall'inizio l'interesse da parte mia è un po' calato, lo Spezia ha raggiunto comunque gli ambiti play off, conseguendo ottimi risultati in casa (al pari delle grandi), quanto pessimi fuori. Da ricordare, sopra tutto, lo scontro con la capolista (e poi promossa) Spal di fine stagione, cui abbiamo saputo tenere testa. E memorabile, in quella disputa, la rovesciata di Nené, forte attaccante su cui tornerò sotto (da non perdere).

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Come anticipato, la sorpresa della stagione 2016-2017 è che a Pasquetta 2017 (ossia il 17/04/2017, un insieme di numeri che per alcuni possono sembrare tutto un programma, eppure !! come vedremo), nel tavolo affianco al mio, c'era il forte attaccante dello Spezia Nené (mio figlio lo ha persino colpito con una pallonata, e lui, alle nostre scuse, si è dimostrato, come già sapevo, ottima persona). La premessa è che tale giocatore, per via di un piccolo infortunio nella prima parte della stagione e vista la necessità urgente della Società di disporre di attaccanti nell'immediato, era da molto tempo fuori dal progetto tecnico e così doveva restare fino alla fine. Ma subito il giorno dopo questo pranzo e quello dopo ancora, su La Nazione cominciò a comparire l'invocazione: “qui c'è bisogno di Nené”, tempo 3 giorni e fu come “resuscitato” rientrando repentinamente nel progetto Spezia.

La prima partita in cui l'ho visto rigiocare è stata Spezia Spal, quella con la sua rovesciata memorabile, e prestazione da top player. Poi, nell'altra partita in casa, nell'arco sempre di soli 20 minuti, si è procurato un rigore. Infine, l'ho visto giocare nei play off, dove nell'arco di 25 minuti che ha avuto a disposizione ci ha regalato l'ultima gioia da gol della stagione (un gol che ricorda un po’ la parabola del cammello e della cruna dell’ago). Come ha scritto La Nazione, ha così chiuso il campionato a Testa Alta. Grazie Nené !! e grazie anche a tutti gli altri aquilotti (Granoche; Migliore; ...) perché capisco i tifosi che vorrebbero sempre vincere, ma gli altri mica stanno a pettinare le bambole. O no ?

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Volendo, posso, ancora, ricordare anche altre precedenti singolarità, come il fatto che la prima pedina in metallo che ho creato, sul finire del 2014, inerente il mio gioco che dovreste aver già visionato, come potrebbero testimoniare alcune realtà cui scrissi, ritraeva Tevez, che, combinazione, da quel momento in avanti, ebbe nel rendimento un "crescendo rossiniano". Secondo molti la sua miglior stagione di sempre. Quindi, un ottimo "Gadgettometro".

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Per non parlare di altri esempi succulenti ed esaustivi riguardanti altri campi che, per non annoiare ulteriormente la platea, che è ampia e variegata, lascio ad altra eventuale occasione.

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L'importante è che, in tutti questi casi, sottolineo, sempre, il fatto delle combinazioni, per non essere confuso non tanto con quei soggetti che dicono di portare fortuna, ma specie con quelli che si permettono di dire chi secondo loro non ne porta, passando così dall'essere simpatiche "macchiette" da bar, all'essere assassini sociali.

Del resto, pensare davvero che sputare in terra se passa una suora, o altri gesti scaramantici, possa servire, se non è da imbecilli (che non sono padroni del proprio pensiero, ma che subiscono quello confezionato da qualche burlone od idiota; pensa gli avessero suggerito un cetriolo in quel posto), allora è roba da reparto psichiatrico per cui occorrerebbe un bel t.s.o. (in merito, un noto e simpatico sportivo che era pieno di manie scaramantiche che influivano sulla sua vita è andato spontaneamente e saggiamente dallo psicologo e, come ha dichiarato, ora sta che è una meraviglia).

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La cosa buffa è che sono proprio i soggetti calunniatori che, con il loro comportamento, divengono, a pieno diritto, gli unici e veri "portatori di scalogna", laddove il termine scalogna (oggi meno usato rispetto ad altri) è l'italianizzazione del latino "calumnia", e la frase significava, originariamente: il portare sfortuna attraverso la calunnia, assegnare al prossimo valori negativi attraverso menzogne e maldicenze. Segue un particolare del noto dipinto "la Calunnia" del Botticelli.



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Per farvi un esempio legato al mondo del pallone, tema di questa pagina, segnalo come una delle bufale nel mondo del calcio era quella di quel giocatore che ogni volta che segnava moriva un vip. In pratica, se questo segnava, qualche buon tempone, andava alla ricerca in tutto il mondo di qualche vip che era morto la settimana successiva e, siccome, ogni settimana almeno uno ci lascia le penne, la bufala (nata probabilmente dalla battuta: "segna ogni morte di Papa" con davanti un giornale con la notizia di un vip deceduto, "un Papa no, ma quasi") agli occhi degli idioti pare reale.

Il bello delle bufale è che sono fatte apposta per i tontoloni, soggetti dalla risata facile e il pensiero difficile, cosicché, quando questi le riportano convintamente, è come se esclamassero: “Eccomi qua !!!, sono un tontolone !!!!” e non capiscono che se davanti hanno una persona, non dico saggia, ma assennata, più che per l’affermazione, di cui sanno cogliere l’aspetto surreale ed umoristico, ridono di loro.

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E all'insegna della massima di Mark Twain, secondo cui:

- Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo. Mentre la verità si sta mettendo le scarpe".

Fantastica, anche, l’iniziativa di alcuni sul web, volta proprio a stigmatizzare le notizie con fonte ignota o dubbia, di riportare visi di personaggi famosi, spesso defunti, scrivendo che sono delinquenti extracomunitari che hanno fatto questo e quello e la dicitura vergogna, cui si accodano in tanti a dargli addosso, senza sapere di chi e di che cosa parlano.

Sullo stesso tema un mio aforisma di molti anni fa recitava:

“Credere alle scritte sui muri (così come credere al sentito dire) è un po’ come credere agli asini che volano. Bisogna esserci portati”.

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Per cui, se doveste incontrare un calunniatore, ricordatevi che:

- spesso (come sosteneva Francesco Crispi) "La calunnia colpisce i grandi e disdegna i mediocri" Il fine è delegittimarli, non potendo tenergli testa lealmente (un po' come fa un difensore scarponaro quando si trova davanti un fuori classe, lo azzoppa).

Calunniatori che il Papa ha più volte indicato come peccatori mortali in quanto volti a lapidare le persone con la pietra più dura che esista: la lingua.

- "Non bisogna permettere che si calpestì la dignità di chi non può difendersi" (frase tratta dal film: "Viva la libertà" di Roberto Ando')

- "Solo una cosa è peggiore della violenza dei bruti, la violenza dei vigliacchi" (Roberto Benigni) che colpiscono soggetti deboli, od in difficoltà, preferibilmente di nascosto.

- "Il grande cammina con il debole, il mediocre si tiene a distanza" (Rabindranah Tagore).

- "Lasciare accadere un male che si potrebbe impedire, equivale a commetterlo" (Nietzsche);

- "Si può ingannare il Popolo qualche volta, si può anche ingannare una parte del Popolo per tutto il tempo. Ma non si può ingannare tutto il Popolo per tutto il tempo" (Abramo Lincoln);

- "La verità è in marcia e nulla la fermerà" (Emile Zola).

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A chiusura di questa divagazione e di questa pagina, ci tengo a sottolineare che, al di là degli aspetti giocosi e buffi, riscontrabili, ad esempio, nel fortunometro che ho ideato e negli altri indicatori visti (fotogollometro; manometro; gadgettometro; ..), che potremmo riunire in uno unico: "Il portaculometro".

In realtà (grazie anche e proprio al fatto che, combinazione, dati alla mano sono nella posizione di potermelo permettere, nei fatti quindi, non a chiacchiere, difficile che qualcuno possa fare di meglio, ma potete sempre provarci) sono per contrastare e invito a contrastare (vedi anche un mio progetto che ho inoltrato alla F.i.g.c.) il pensiero folle che, ad esempio, una partita possa essere influenzata dalla presenza o meno di uno spettatore e cose simili (a meno che non godiate dei carismi dello Spirito Santo e di un obiettivo attinente, che non sarà certo far vincere campionati, ma impartire lezioni quel tanto che basta, per lo stretto necessario, non certo ad libitum. Uno sguardo alle tipologie dei carismi trovo non farebbe male a nessuno).

L'intenzione reale e finale è che il progetto accennato e il modo corretto di pensare indicato s'imponga e il fortunometro e gli altri indicatori rimangano un simpatico ricordo da narrare ai nipotini (... sapete c'era un tempo in cui alcune persone pensavano che se ci fosse stata una data persona - e ognuno aveva la sua di riferimento - ad assistere ad una partita, questa poteva andare in modo diverso ...... Ma dai nonno !! ma cosa ci vuoi far credere ? Ma vi dico di sì e vi dico anche cosa feci: ....).

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p.s. Premesso che per me lo spessore umano di una persona viene prima di quello che sa, o sa fare (questa la ragione per cui non ho mai sentito il bisogno, né l’interesse, di portare a conoscenza dei più del mio operato). Credo però sia arrivato il momento di far notare (ad almeno uno sparuto numero di miei concittadini) come, proprio osservando il complesso dei miei lavori, che traspare dai miei siti (si va da aspetti base, base quali: aver conseguito una laurea ed un master post laurea, anche quest'ultimo riconosciuto a livello comunitario; per passare ad aspetti di maggior spessore come per esempio: l’aver depositato e conseguito brevetti per modelli di utilità e per disegno industriale; scritto libri di aforismi - le c.d. pillole di saggezza -; ricevuto premi, anche, a quest'ultimo riguardo; anticipato con centinaia di miei progetti diverse tendenze future di primo piano, per non parlare di altri aspetti ancor più di rilievo su cui non desidero soffermarmi, non ce n’è nemmeno bisogno), si può concludere (considerati, persino, i buffi indicatori riportati in questa pagina) come, alla luce di aspetti tangibili (e non di chiacchiere):

Qui finisce il sogno dello spezzino
medio di credersi migliore degli
altri a prescindere dalla realtà
e dalla conoscenza dei fatti.

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